Cosa sono i meridiani energetici

Il termine “meridiani energetici” è entrato in uso in Occidente grazie a una traduzione francese del termine cinese “Jing Luo Mai”, espressione che sta a significare “l’ordito e la trama”, e cioè un complesso reticolo di canali che, seppur invisibili, sono in grado di collegare tra loro le varie parti del corpo umano, trasportando ovunque Energia (QI) e sostanze vitali. Essi, inoltre, hanno l’importante funzione di collegare il Microcosmo, l’uomo, con il Macrocosmo, l’ambiente esterno.
Il termine “Jing Luo mai” sta anche ad indicare quanto queste correnti energetiche abbiano una propria direzione specifica, che fornisce una regola costante all’interno del nostro organismo.
Anticamente i meridiani energetici venivano paragonati anche ai sistemi di irrigazione della terra, estremamente importanti nell’antica Cina, anche per la loro capacità di consentire le comunicazioni.
La scoperta della loro esistenza fu possibile grazie alla percezione corporea che ne ebbero gli antichi cinesi attraverso costanti pratiche di esercizi fisici per la salute, spesso costituite da stiramenti degli arti (pratiche dette Do-In) e attraverso le prime originarie tecniche di manipolazione corporea (quali la tecnica Ankyo). A ciò si aggiunge la fondamentale intuizione degli antichi cinesi di quanto il nostro organismo risponda alle stesse regole della natura circostante.
Classificazione dei meridiani energetici
Esistono diverse classificazioni di questi meridiani del corpo. I più importanti sono i cosiddetti Canali Principali, a cui si affiancano i Canali Secondari.
I Canali Principali sono 12, disposti simmetricamente a destra e a sinistra del corpo, e costituiscono l’impalcatura energetica che riassume tutte le funzioni vitali principali dell’organismo.
Ognuno dei Canali ha origine in profondità in uno degli Organi o dei Visceri, per poi andare a scorrere sulla superficie del corpo, portando l’energia di quell’organo o di quel viscere ovunque. Per tale motivo il Canale assume il nome dell’Organo o Viscere di provenienza, ad esempio si parla di meridiano del Polmone o della Cistifellea, solo per citarne un paio.
Proprio per questa capacità dei Meridiani di collegare le strutture interne profonde del corpo con le aree superficiali su cui scorrono, è possibile agire su di essi, (ad esempio attraverso le pressioni operate nel trattamento shiatsu) andando a stimolarli superficialmente, lavorando contemporaneamente, di riflesso, sugli organi in profondità.
Si comprende, quindi, il motivo per cui, essendo gli Organi/Visceri secondo la Medicina Cinese non solo strutture anatomiche, ma anche portatrici delle emozioni e degli stati psichici, lavorare sui Meridiani shiatsu significa lavorare anche su disagi psichici ed emozionali.
Di certo un sintomo, sia di natura fisica o psichica, secondo questa disciplina viene ad essere la conseguenza di una scorretta circolazione del QI (energia vitale) all’interno di questi Canali. Il che potrebbe tradursi in aree di ristagno, zone in cui l’energia è intasata e “ferma”, per così dire, e altre in cui, al contrario, vi è una situazione di deficit (con la creazione dei cosiddetti “Vuoti” e “Pieni” dell’energia).
Compito dei trattamenti energetici, quali lo shiatsu, è proprio quello di favorire una corretta circolazione all’interno di questi canali, mantenendo o ripristinando uno stato di benessere fisico, mentale ed emozionale.
Infine, va precisato che la struttura dei Canali principali presenta alcune differenze tra le diverse tecniche, riguardo al loro decorso e alla direzione dell’energia che veicolano.
Ad esempio, l’impianto dei meridiani utilizzati dall’agopuntura e da alcuni stili di shiatsu vede i 12 canali suddivisi in 6 nella parte superiore e 6 nella parte inferiore del corpo. Tali tecniche, inoltre, attribuiscono molta importanza a specifici Punti di pressione disseminati lungo il percorso dei Canali.
Si deve al maestro giapponese Masunaga l’estensione di questi 12 Canali a tutto il corpo. Secondo lo stile “Masunaga”, quindi, ogni arto è attraversato da tutti e 12 i canali e il trattamento del meridiano nella sua totalità risulta più importante del trattamento dei singoli punti.
A prescindere dallo stile di riferimento utilizzato, il lavoro su Canali e punti permette un riequilibrio globale che tiene conto della persona nella sua interezza, fisica /mentale/emozionale/animica.