L'istante sospeso

Così non posso fare a meno di chiedermi : esiste un istante, un attimo di sospensione, in cui è possibile scegliere se rimanere in una stanza mentale senza uscita, cedendo alle paure e al dramma dell’esistenza o compiere un atto di volontà e decidere letteralmente di “rituffarsi”…nella vita e nell’esperienza?
Nessun elemento naturale potrebbe, meglio dell’ Acqua, esemplificare queste sensazioni e questo movimento energetico-emozionale. Tanto che mi domando se Millais e Shakespeare non sapessero qualcosa di Medicina Tradizionale Cinese o se, come è più probabile, al pari di altri grandi artisti, avessero anch’essi il dono di “canalizzare” e comunicare la forza simbolica degli elementi della natura, capaci di agire allo stesso modo fuori e dentro di noi, nel Macrocosmo (Universo) come nel Microcosmo (essere umano).

Cinque personaggi che danzano la vita trasformandosi continuamente l’uno nell’altro.
Così è il ciclo stagionale dove l’elemento Acqua corrispondente all’inverno genera la primavera (Legno), per poi trasformarsi in estate (Fuoco), declinare nell’autunno (Metallo) e infine ritornare alla quiescenza della fase invernale, da cui ripartire per un nuovo ciclo. Laddove l’energia stabilizzatrice della Terra favorirà il passaggio da una fase all’altra.
E se “scendiamo”, per così dire, a livello della quotidianità, anche qui i nostri Cinque ci “mettono lo zampino”.
In qualsiasi progetto si intraprenda, si parte dalla conoscenza delle proprie risorse (Acqua), si dà quindi l’avvio alla nuova attività (Legno), la si porta alla massima espansione (Fuoco) e dopo una fase di stabilizzazione (Terra), si valuteranno i frutti del proprio lavoro (Metallo). Il risultato così strutturato diverrà infine parte del proprio bagaglio d’esperienza (Acqua), per poi ricominciare il ciclo con un nuovo progetto o una nuova fase del progetto stesso.

Ma cosa dire in particolare dell’ elemento Acqua?
La protagonista del racconto iniziale ha in effetti una qualità speciale
Unica tra i cinque Movimenti, ad avere in sè, per così dire, una doppia anima.
Associata all’inverno, e al freddo, essa ci riporta, da un lato, alla totale stasi, al riposo, alla quiescenza. Specchio di una natura dormiente. Ma d’altro lato, è proprio l’ Acqua ad essere già portatrice, in embrione, del fermento della vita, pronto a rinascere nella fase successiva.

Un’ energia paragonabile a quella di una molla compressa al massimo, ricca di potenziale concentrato e pronta a decomprimersi con la forza di un germoglio che, da seme interrato, spinge come un neonato che si affaccia alla vita.
Così sono i Reni, deputati assieme alla Vescica, alla gestione delle acque del corpo e, come tali associati, nell’energetica cinese, proprio al Movimento Acqua.
Come nucleo costitutivo più profondo dell’essere umano essi contengono informazioni sulla nostra costituzione di base e sulle nostre aspettative di vita, racchiuse in una sorta di Sim Card originaria. D’altro lato, essi sono sede della vitalità e della spinta sessuale, da cui trae appunto origine la vita stessa.
Possiamo quindi gettare una luce consapevole sull’elemento Acqua, ad esempio contattandolo e visualizzandolo nelle nostre meditazioni, dedicando al nostro corpo adeguate pause di riposo, avendo cura, nelle stagioni fredde, di tenere al caldo la nostra zona lombare, legata proprio all’energia dei Reni e della Vescica.
Per quanto mi riguarda, continuerò a fissare il ritratto di Ophelia, provando a dirle che, secondo me, tuffarsi nella vita rimane pur sempre la scelta migliore, per quanto a volte complicata.
Potrebbe trattarsi dell’ennesimo corso di acqua gelida…ma anche di un caldo e meraviglioso mare caraibico…
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