Perché questo Blog?

Durante i miei anni di formazione, nell’ambito dello Shiatsu prima, e del Feng Shui in un secondo momento, lo studio dell’energetica cinese è stato una costante , un cammino che tuttora porto avanti ed esploro di giorno in giorno, tanto nel tocco del corpo, quanto nell’osservazione dello spazio circostante.
A dire il vero, però, per molto tempo ho guardato agli antichi concetti di questa cultura millenaria come ad un insieme di teorie astratte, a volte oscure, inquadrabili solo in uno schema scolastico/didattico e, come tali, comprensibili solo ad un nucleo di “ addetti ai lavori”, ben poco fruibili dall’uomo “della strada”.
Ma ancora non sapevo , da studentessa occidentale alle prime armi, qual’ero, cresciuta a pane e razionalità , che la scoperta più esaltante l’ avrei fatta con l’esperienza…
E lì è iniziato davvero il mio viaggio. Il più difficile e, al tempo stesso il più entusiasmante. Quello di chi parte e non sa dove arriva, ma è animato da un intento che a volte diventa urgenza.
L’intento forte di cercare un collegamento tra mente, cuore e pancia, o per meglio dire, tra il capire della mente, il comprendere del cuore e il sentire istintivo della “pancia”. Un viaggio per nulla scontato, in cui capii ben presto che non avrei potuto esimermi dal coinvolgimento totale, sperimentando su me stessa e mettendo, per così dire, le mani in pasta.
Avrei scoperto che, oltre all’approccio occidentale di tipo lineare/analitico, sempre alla ricerca di una causa prima, imputabile ad ogni fenomeno, sia esso un sintomo del corpo o un problema nel proprio spazio abitativo, ne esiste un altro, molto affascinante: l’attitudine tipicamente orientale di tipo sintetico/circolare, o per usare una parola ormai familiare, “olistico”. Una visione quest’ultima, secondo la quale ogni fattore si può invece considerare, ad un tempo, causa ed effetto degli altri, in un rapporto di interdipendenza reciproca, come lo sono i punti di una stessa circonferenza. Tutti ugualmente importanti e concorrenti a creare un quadro d’insieme.
Penso spesso alle parole di Ted J.Kaptchuk, ricercatore americano e insegnante di medicina cinese presso la Harvard Medical School, autore del testo “Medicina Cinese”, per me autentica fonte d’ispirazione. Testo il cui titolo originale era “La tela che non ha tessitore”. Perché tale, dice l’autore, è il nostro Universo. Un cosmo in continuo mutamento , una rete di eventi interrelati e non separabili gli uni dagli altri. In quest’ottica, dunque, che non prevede come causa un agente esterno, la tela non ha tessitore. Ed ogni situazione o circostanza è comprensibile solo dall’ osservazione delle dinamiche interne tra gli eventi stessi . Un quadro complessivo che ha in sé stesso la propria ragion d’essere. Una causa immanente e non trascendente.
Parole che mi hanno spinta, col tempo, a sviluppare una visione più “globale”, meno rigida e giudicante, non più alla ricerca di una causa ad ogni costo, ma consapevole di come in ogni situazione, personale o lavorativa che sia, vadano sempre considerati tutti i fattori compresenti. Ed infine la meravigliosa sorpresa di scoprire/sentire come la vitalità, l’entusiasmo ed una certa dose di “compassione”, anche per sé stessi, possano nascere realmente, solo laddove finisca il continuo tentativo di tenere tutto sotto controllo.
Ho quindi iniziato ad osservare come, in questo capovolgimento di prospettiva, non privo di difficoltà e di contraddizioni a volte inspiegabili, quegli antichi concetti fossero ben più attuali e vivi di quanto potessi pensare.
Questo blog nasce dunque dall’ esigenza di condividere questa visione, nel tentativo di adattare concetti in apparenza difficili e culturalmente distanti , alla nostra quotidianità.
Cosa sono esattamente la teoria dello yin e dello yang e quella dei 5 Movimenti Energetici? Sono concetti davvero adattabili e utilizzabili nella quotidianità e nella cultura del nostro tempo? Possono aiutarmi a capire in che fase della vita mi trovo? E farmi divenire consapevole di eventuali blocchi e zone d’ombra, così da poterle opportunamente trasformare?
A queste ed altre domande cercherò di dare una riposta in questo blog, sforzandomi il più possibile di coniugare profondità e leggerezza.
Ed ecco un’altra contraddizione, così indigesta alla mente razionale… ma, in fondo, all’incertezza di questo viaggio mi sono abituata, fiduciosa ormai che, se anche mi perderò, la rete mi sosterrà sempre.
Buona vita a tutti!